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La parete nord dell'Eiger è il sogno di tutti gli alpinisti. Molti vi persero la vita. È accaduto anche a John Harlin, uno degli alpinisti americani di punta che avevano portato tecniche e filosofie innovative sulle Alpi. John morì nell'inverno del 1966 precipitando da quella parete durante il tentativo di aprire una nuova via direttissima, che in seguito venne completata e battezzata col suo nome. Harlin lasciò una giovane vedova, due figli bambini e un trauma che sembrava impossibile superare. John junior promise a sua madre che non sarebbe mai diventato un alpinista, ma la passione che aveva assorbito dal padre fin dalla più tenera età lo tenne costantemente in contatto con la montagna. Sapeva che non avrebbe avuto pace finché non avesse scalato la montagna che era costata la vita a suo padre. E così fu. Questo libro racconta la storia di John Harlin e della sua famiglia narrata in prima persona dal figlio Junior, e racconta di come come lui, nel 2005, finalmente riuscì a porre fine alla sua ossessione, vincendo non solo la famigerata parete ma soprattutto i suoi stessi fantasmi.